Gustomio logo

La Torino “Dolce” …

Torino è la città dei caffè e delle pasticcerie oltre che dei prestigiosi ristoranti che propongono con orgoglio tutte le innumerevoli specialità della enogastronomia piemontese. Bar e caffè sono i ritrovi abituali dei torinesi, luoghi d’incontro, di chiacchierate e letture, tra una tazza di caffè o di cioccolata calda e un pasticcino.

Alcune note delizie culinarie hanno avuto origine proprio nel capoluogo piemontese, per esempio: il tramezzino, che deve il suo nome al poeta Gabriele D’Annunzio; il pinguino, gelato da passeggio su stecco, poi imitato in tutto il mondo; i grissini, che la tradizione vuole siano stati inventati dal fornaio di corte per il futuro re Vittorio Amedeo II, che non digeriva la mollica di pane. Il gianduiotto, nato dall’intuizione di sostituire parte del cacao, poco reperibile a causa dell’”embargo” napoleonico, con le nocciole delle Langhe e presentato durante il carnevale del 1865 da un figurante vestito da Gianduia, la maschera locale.

Dolce Torino 1

Delizie culinarie della pasticceria "Baratti & Milano"

Dolce Torino 2
Dolce Torino 3
Dolce Torino 4

Lo zabaione, che prende il nome torinese, sanbajon, dal suo creatore, San Pasquale Bayon, divenuto poi protettore di cuochi e pasticceri; il bicerin, una deliziosa bevanda calda a base di cioccolato fondente, caffè e crema di latte, la preferita di Cavour; il vermouth, creato dalla genialità del distillatore Antonio Benedetto Carpano; lo spumante italiano, nato quando Carlo Gancia introdusse il metodo champenois nella lavorazione del moscato nel 1859.

Capitale del Cioccolato

Ma Torino è soprattutto la capitale italiana del cioccolato: i maestri cioccolatieri cittadini sono famosi nel mondo per la qualità e l’originalità delle loro creazioni. All’inizio dell’Ottocento sperimentarono una nuova apparecchiatura che ha permesso di trasformare l’impasto di cacao, vaniglia, acqua e zucchero nei moderni cioccolatini, sotto forma bonbon, praline, cremini, tartufi, ecc. Oltre al già citato gianduiotto, l’arte cioccolatiera torinese ha il merito di aver creato tanti altri prodotti originali: l’alpino, ripieno di crema e liquore, il boero, il cremino, con un cuore di cioccolato alla nocciola tra due strati di gianduia e molti altri. Torino è anche la patria della notissima Nutella, inventata dal pasticcere Pietro Ferrero nel 1946.

Dolce Torino 5

"Baratti & Milano" io torno sempre ...

Dolce Torino 7

Le Novità

Dal 2003 a Torino è sede di CioccolaTò, la più grande rassegna italiana del cioccolato con eventi, laboratori, degustazioni, mostre e spettacoli rigorosamente a tema, che raduna ogni anno appassionati, maestri cioccolatieri e grandi marchi industriali e artigianali, nazionali e internazionali.

Dolce Torino 8

Visitare le pasticcerie torinesi riserva sempre piacevoli sorprese per gli amanti della dolcezza di qualità, non tralasciando il gelato, altra specialità torinese, i pasticcini mignon, i marron glaces, mentre nei bar si possono gustare la cioccolata calda, il marocchino (caffè più cioccolato fondente e crema di latte), lo zabaione e il classico bicerin.


Torino "Saporita"...


Torino Saporita
La Credenza Torino

Gusti e sapori nel piatto di Giovanni Grasso "La Credenza"

La gastronomia torinese ha ereditato i gusti ricchi e robusti della cucina piemontese, che abbonda nell’utilizzo di funghi, tartufi e cacciagione, aggiungendo il consueto tocco di originalità. Sarebbe impossibile citare tutti i piatti tipici serviti nei ristoranti cittadini, ma possiamo elencarne alcuni tra i più noti.

Tra i primi ricordiamo il risotto al barolo; gli agnolotti con ripieno di carne di manzo e maiale, conditi con tartufo, sugo d’arrosto o ragù; i tajarin (tagliolini) all’uovo con burro rosolato e tartufo; gli gnocchi di patate alla bava, annegati nella fontina; le lasagne all’albanese, con sugo arricchito da diverse parti di maiale; la brudera, risotto con brodo misto di gallina e di costine.

Spiccano tra i secondi piatti: il ricchissimo bollito misto; il bue brasato al Barolo; il vitello farcito, a base di pancetta di vitello imbottita di ogni ben di Dio; la fricia, fritto misto di carne, verdura, funghi, semolino e altro; le quaglie alla piemontese, avvolte in fettine di lardo su un letto di riso lessato.

Un piatto unico è la famosa bagna cauda, un intingolo caldo a base di aglio, olio e acciughe nel quale si intingono vari tipi di verdure.

Natura e artigianato, insieme

Tra i contorni la fanno da padrone le verdure crude, i pregiati asparagi, i funghi al verde (porcini trifolati), i peperoni farciti al riso, la turineisa (zucchine ripiene di salsiccia, vitello ed “erbabona”) e la pregiata salada’f coconj, gustosa insalata di ovoli con acciughe, prezzemolo, aglio e limone.

I formaggi si avvalgono della vastissima produzione della provincia, spesso di nicchia e sicura garanzia di qualità: la toma piemontese, il Bra, il Cevrin, la toma Plaisentif, il Tumin del fen, il Saras del fen, il Rivet d’or, la toma Blue e molti altri.

Per i vini non c’è che l’imbarazzo della scelta; d’altra parte, la regione è la capofila incontrastata della denominazione di origine controllata: oltre a Barolo, Barbaresco, Bonarda e Freisa, possiamo citare i meno noti Carema, Doux D'Henry, Erbaluce e Passito di Caluso.

Da qualche anno è possibile spaziare senza limiti su tutto il panorama enogastronomico piemontese e nazionale, visitando Eataly, il primo megastore del gusto in Italia, che ha sede nei pressi del Lingotto, il polo fieristico torinese.

© Riproduzione riservata

Piatto Giovanni Grassi
Brigata La Credenza

Lo Chef stellato Giovanni Grasso con la sua brigata.

Chef

Preparazione per la cena

Foodgasm

Tra poco sul tavolo...

Vino Torino

I vini pregiati de La Credenza

Vacanze a Torino